8Q7DI - Maayafushi island
Il last minute per le Maldive di IK2AHG
Tutto ha inizio con un ‘last minute’, una opportunità colta veramente al volo: le Maldive, Maayafushi isl.(iota as 013 – WAZ 22)! Dall’ 8 al 13 Luglio. Confermiamo subito per 4 persone, io la moglie e due figli. | ||
Sarà possibile operare dalle Maldive? Fatto questo mi rendo subito dopo conto che potrebbe essere possibile operare dall’isola: inizia la ricerca su internet per capire come è possibile ottenere la licenza, trovo un modulo, lo riempio e lo spedisco al Ministero Maldiviano. Il mio agente in loco (una persona gentilissima della compagnia che ha organizzato il viaggio) mi dice che il modulo che ho usato e che è stato preso dal sito del loro Ministero, non è più valido; Rifaccio tutto da capo (inclusa fotocopia della licenza italiana e del passaporto) ed incrocio le dita…a questo punto saprò solo all’ arrivo alle Maldive se la licenza sarà attiva. |
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L’attrezzatura Intanto, oltre alla parte burocratica, c’è da preparare rig, antenna e accessori. Come rig avevo disponibile uno Yaesu FT-897, con il filtro a 500 hz per il cw, l’alimentatore ed il tasto Begali professional; l’antenna era da costruire. Opto per una soluzione semplice e già collaudata, una Rybakov da 9 metri elettrici (il radiatore verticale è un filo da 9 mt, al quale aggiungo un unico radiale, sollevato da terra, anche lui di 9 mt), il tutto su una canna da pesca alta 10 metri. Alla base dell’ antenna saldo un unun 4:1, naturalmente un classico. Non ho nessuna scatoletta disponibile pertanto saldo tutto ed evito anche i connettori. La verticale Rybakov è molto facile da trasportare, è multibanda e richiede l’accordatore: ne costruisco uno a ‘T’ con due variabili ed una bobina su toroide Amidon T 200 (con una presa a ‘pinzetta’), faccio una prova prima di partire ed il tutto funziona benissimo dai 7 ai 28 Mhz praticamente in ‘copertura continua’. |
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Si parte Non ci resta dunque che partire, il 7 sera da Fiumicino. |
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Maayafushi Arriviamo a Maayafushi, è proprio come nelle cartoline, una classica isola in un atollo dai colori quasi incredibili. Sistemiamo le nostre cose. Apro la valigetta della radio e trovo l'alimentatore che ha preso un serio colpo lato strumenti, che sono infatti ‘rientrati' all'interno dello chassis. La radio sembra invece a posto. Con la serie di cacciaviti che avevo messo assieme alle antenne apro l'alimentatore, ed a parte gli strumenti e la basetta sulla quale erano alloggiati, tutto il resto sembra ok. Risistemo gli strumenti, la basetta e richiudo. All'accensione…..tutto ok! Anche il rig si accende regolarmente. Monto allora l'antenna, collego l'accordatore, il tasto ed il microfono. Faccio vari test di accordo sulle varie bande dai 7 ai 28 Mhz, e mi segno le posizioni della bobina e dei condensatori, per accordare più velocemente in seguito. Faccio anche qualche qso di prova, tutto ok. Per il primo giorno è abbastanza….del resto lo stile operativo sarà ‘holiday style' come sarà poi definito da qualcuno. Sull'isola ho fatto molte altre cose assieme alla famiglia, oltre ad operare: nuoto, immersioni, snorkeling, ping pong, escursioni, windsurf…. |
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I collegamenti La propagazione si apriva regolarmente verso le 18:30 locali, cioè le 12:30 GMT , generalmente sui 14 o sui 18 Mhz . Decisamente molti giapponesi e russi, ma anche europei. Non sono mancati collegamenti con il Nord America, Sud America, ed Africa; scarsi risultati invece con l'Australia e la Nuova Zelanda. Dopo i primi collegamenti partiva il pile-up (anche perché partivano gli spots su internet), e dopo una manciata di minuti di pile-up iniziavo ad operare in split. Alle 20:00 – 20:30 massimo ora locale dovevo interrompere per la cena, dopo cena la propagazione era già calata parecchio. Tutto questo regolarmente per 1 settimana, ed alla fine ho collezionato quasi 900 collegamenti, credo non male per un ‘holiday style', single operator, non assisted (neanche dal laptop o pc) e su un minifrigo come piano di appoggio. L'antenna comunque si è dimostrata decisamente all' altezza, proprio la caratteristica multibanda della stessa ha permesso di sfruttare al meglio la propagazione lì dove era presente, ed il mio segnale è stato sempre decisamente sufficiente a gestire il pile-up. Decisamente una esperienza interessante e che mi piacerebbe rifare! Magari in una altra isola più ambita! Ringrazio i8ACB che è il mio qsl manager, i8ULL per aver organizzato tutto quanto a supporto (dal qsl manager, alla stampa della qsl, alle info su QRZ.COM), ik8OZZ per gli spots su internet, ik8 TEM per la sua disponibilità (era pronto a prestarmi quello che mi poteva mancare). E poi grazie a tutti quelli che mi hanno collegato. 73 de ik2ahg – 8Q7DI |
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